Citrobacter è un genere batterico appartenente alla famiglia delle Enterobacteriacee, che comprende microrganismi presenti prevalentemente nell’intestino umano e animale, come i generi Salmonella, Escherichia e Yersinia. Non è quindi un caso che fino agli anni ’70 molte specie di Citrobacter fossero classificate all’interno dei generi sopracitati, per la presenza di molte affinità come l’habitat comune; al contrario, una caratteristica peculiare di alcune specie di Citrobacter, da cui deriva il nome, è la capacità di utilizzare il citrato come unico substrato per ottenere carbonio.
La specie più importante da un punto di vista patologico (delle restanti solo poche sono patogene) è sicuramente Citrobacter koseri. Come tutti gli enterobatteri può svilupparsi all’interno dell’intestino e di conseguenza si trova in tutti quegli ambienti legati alla rete fognaria (infatti viene espulso dal nostro corpo insieme alle feci) e in luoghi con scarsa igiene. In particolare, è un batterio presente a livello ospedaliero dove si propaga attraverso la rete idrica e causa patologie, anche serie, su soggetti con basse difese immunitarie come i bambini. Proprio nei bambini è noto per causare forme di meningite infantile: secondo uno studio effettuato dal “Dipartimento Pediatrico dell’Università di medicina del Texas” e basato su casi reali, il 30% dei neonati colpiti da meningite da Citrobacter koseri muore, mentre il 40% sviluppa danni permanenti come ritardo mentale.
Al giorno d’oggi, sebbene siano state provate diverse cure sperimentali, l’unico trattamento disponibile è la somministrazione di antibiotici, nonostante diversi ceppi di Citrobacter koseri abbiano sviluppato resistenza a vari antibiotici, come l’ampicillina di prima generazione. Proprio per questo motivo assume sempre più importanza la prevenzione, basata su igiene e pulizia delle reti idriche