Acido ipocloroso: un biocida utilizzabile anche per l’igiene umana
News a cura del Team DMD - Specialisti trattamento acqua e trattamento aria
La definizione di “biocidi” la ritroviamo in forma ufficiale nell’art. 3 del Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio:
qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all’utilizzatore, costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica
qualsiasi sostanza o miscela, generata da sostanze o miscele che non rientrano in quanto tali nel primo trattino, utilizzata con l’intento di distruggere, eliminare, rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica
Un prodotto che abbia una
funzione primaria biocida è considerato biocida.
Come già descritto nel post
“Acido ipocloroso: il quadro normativo è in evoluzione” a febbraio 2021 sono state rilasciate quattro importanti direttive che vanno ad aggiornare il regolamento BPR, riconoscendo l’acido ipocloroso come agente biocida.
In particolare, le direttive (UE) 2021/364 e 2021/365 basandosi su quanto indicato nel BPR, vanno a riconoscere il
“cloro attivo rilasciato da acido ipocloroso o da elettrolisi di cloruro di sodio” come principio attivo ai fini del suo uso in
biocidi del tipo di prodotto 1 (igiene umana).
Inoltre le direttive (UE) 2021/345 e 2021/347 autorizzano il cloro attivo, ottenuto nelle modalità sopracitate, come principio attivo nei biocidi del tipo di prodotto 2, 3, 4, 5
(vedi tabella qui) il che rende
l’acido ipocloroso un agente biocida efficiente e largamente applicabile a settori diversi.